domenica 30 novembre 2014

Amy Lee: l’inedita Find A Way e l'intervista con Sixx Sense

Partiamo dalle cose interessanti: PBS (Public Service Broadcast) ha messo su YouTube una performance live di un inedito di Pescy e Dave Eggar, intitolato Find A Way. Peccato che non sia finito su Aftermath, perché con la giusta dose di autotune avrebbe aggiunto quattro minuti davvero godibili a un album troppo corto e poco sostanzioso.


Per il resto, dall’intervista che ha fatto con Sixx Sense sappiamo che Pescy si sta godendo il frugoletto, lo guarda crescere giorno dopo giorno, che meraviglia le prime ore di vita e le solite cose da neomamma. A parte i momenti creepy in cui lo definisce come la sua migliore creazione artistica: qualcosa mi dice che la ribellione adolescenziale sarà particolarmente problematica al Mercato Rionale del Pesce.
Parlando di cose serie, ci racconta che il processo di creazione di Aftermath è stato particolarmente soddisfacente perché, a differenza delle colonne sonore dei film mainstream, in cui tutti sono paranoici per via dei leak, lei e Dave Eggar hanno potuto guardarselo comodamente nello studio di registrazione suonacchiando ciò che le varie scene e personaggi ispiravano loro. E poi ha potuto mettere un po’ tutto ciò che voleva nell’album perché stavolta è una strong independent woman con pieno controllo del progetto (beccati questo, label).
Scendendo nello specifico, ci parla di una canzone che presumo essere Can’t Stop What’s Coming, in cui dice di aver adottato la tecnica di Dave Eggar di suonare varie melodie col violoncello e poi sovrapporle tutte assieme: lei ha fatto la stessa cosa con le vocals, registrando senza preoccuparsi delle tracce vocali fatte in precedenza, tagliando quello che non ci azzeccava e poi facendo un bel mash up stratificato. Di Lockdown ci dice che è stata l’ultima canzone scritta per il progetto: è stata richiesta dal regista e rappresenta l’esplosione emotiva della protagonista del film, che nella scena è molto controllata ma dentro di sé vorrebbe gridare. Di Push The Button ci dice che è nata sotto forma di colonna sonora per il clip promozionale del film, cercando di creare un senso di disconnessione fra la protagonista e il mondo intorno a lei: da qui, una canzone che avesse un che di pop e sexy e contrastasse con le tematiche drammatiche del film. O almeno questo è ciò che ho capito.
Qui l’intervista completa con Sixx Sense:



Quanto al futuro, invece, siamo alle solite: gli Evanescence sono in uno stato indefinito, lei non sa bene cosa vuole fare, ha materiale scritto fra il 2007 e il 2011 che non è Evanescence ma di cui non sa bene cosa fare, e intanto che si decide il pupo avrà tutto il tempo di iniziare e finire le superiori. Cattiva, Pescy, non si fa così.

sabato 29 novembre 2014

Alissa White-Gluz: “È assurdo parlare di female-fronted metal”

Ogni volta che leggo la frase “Alissa White-Gluz ha detto che” da qualche parte sul web, ho sempre un momento di panico durante il quale cerco di ricordare se ho già lavato la padella su cui ho impanato la fettina per cena in modo da cancellare le prove del mio misfatto. Fortunatamente, stavolta, invece che preoccuparsi di cosa teniamo in frigo l’Animalissa si è invece scagliata sulla definizione di “female-fronted metal”, secondo lei (e l’intervistatore di Cryptic Rock) assurda.

Sono d’accordo, è assurdo chiamare un genere musicale “female-fronted metal”, perché se prendi gli Otep, o gli Epica, o gli Arch Enemy, non ci somigliamo affatto. O i Lacuna Coil, o gli Huntress, o qualsiasi altra band che vuoi metterci. Sono diversi tipi di metal. Solo perché il sesso della vocalist è lo stesso, in realtà non dice nulla sul sound della band.
Ma sì, penso che sia una benedizione e una maledizione, in un certo senso, perché ci sono fan che, appena vedono una donna in una band, la sostengono automaticamente e sono felici di farlo. Ed è figo, se è ciò che piace loro. Penso che sia strano, perché a volte forse queste band non sono brave come altre che hanno un cantante maschio e per questo non ricevono altrettanta attenzione. Ma detto questo, c’è anche l’altro lato della medaglia, ovvero che alcune persone non riescono proprio ad accettare una band se c’è dentro una donna. Quindi c’è del positivo e del negativo nell’essere una ragazza nel club per soli ragazzi. Ma non ci faccio più caso, ad essere onesta, perché sono nel giro già da un bel po’. Probabilmente agli inizi, quando non avevo ancora messo su un mio personaggio pubblico, ho affrontato più spesso l’atteggiamento da “roba stramba”, con gente che fa tipo “Ehi, sei gnocca” o roba simile. Ma ora nessuno me lo dice più.
In realtà, per una volta l’Animalissa mi trova d’accordo: anche io fatico a comprendere la gente che è pronta e felice di passarsi qualsiasi porcheria si trovi in giro purché ci sia una fanciulla in costume da Halloween al microfono. Ma qualcosa mi dice che, con queste dichiarazioni, l’Animalissa si sarà inimicata gli organizzatori del MFVF e l’intero circolo delle ex-Eve’s Apple, che hanno fatto del gherl pauah un vero e proprio punto di sorellanza.
Beh, tutte tranne Coschotte. Ora vado a nascondere le mie scarpe in vera pelle prima che facciano un raid nel mio armadio per bruciarle!

mercoledì 19 novembre 2014

The Gathering: best of imminente e live album in futuro

Se qualcuno ricorda, i The Gathering ci avevano promesso un best of al banco del merchandising del loro concerto speciale di Nijmegen (riguardo al quale dovrei scrivere qualcosa, sì, lo so, ma c’è veramente un sacco da dire e ho anche una vita fuori dal blog, scusate). Beh, niente di nuovo nel baretto del Doornroosje (a parte una zuppa di zucca che levati), ma la band ha annunciato che, fra un paio di settimane, sarà disponibile nei negozi e nel loro webstore TG25: Diving Into The Unknown, un triplo disco che ripercorre tutta la loro carriera con anche qualche chicca sfiziosa, ovvero gli audio di alcune canzoni del dvd di A Sound Relief. Ci saranno due edizioni, regular e deluxe, le cui copertine sono quelle di sotto (solo, non si sa quale sarà quale).

Ma notizia ancora più interessante, la band ha dichiarato in un commento che il live album dal megaconcerto ci sarà: non nel futuro prossimo, non entro quest’anno, ma ci sarà.
Avete promesso. Vi verremo a cercare.
Questa è la parte in cui anche io dovrei promettere di scrivere qualcosa sul concerto, ma non riesco mai a mantenere nulla e sono consapevole che all’Inferno c’è un girone apposito per quelli come me. Sorry. 

Lacuna Coil: il nuovo batterista renderà il sound più pesante

Non ci sono più le mezze stagioni, le pizze ora le fanno tutte dal kebabbaro, non avremo più le comete sul presepe e i Lacuna Coil hanno cambiato batterista. Quattro granitiche certezze con cui siamo cresciuti sbriciolate così, con uno schiocco di dita.
Checché si dica di cHristina SenzaFottutaAcca e compagni, la costanza della loro line up per un decennio e mezzo è stata davvero ammirevole. Il fatto che non avrebbero mai cambiato membri era una di quelle cose che ti dava un senso di sicurezza: sapevi che il giorno dopo, al tuo risveglio, avresti trovato il mondo sempre più o meno uguale a quando eri andato a dormire; ora, invece, possiamo aspettarci un’invasione di zombie a cavallo di t-rex dalla sera alla mattina.

Ad ogni modo, in un’intervista con TheMetalheadz riportata da BlabberMouth, Andrea TocchiamoFerro affronta la questione, non prima di aver sottilmente implicato che, con il web che pullula di gente su YouTube, la Century Media sta mettendo loro il pepe nel sedere per pubblicare ogni due anni anche a costo di strozzare l’ispirazione – dall’Olanda si sente provenire chiaro e forte un “You Learn About It”.
Quanto al nuovo batterista, Ryan Blake Folden, TocchiamoFerro ci dice che è particolarmente bravo con la doppia grancassa e ciò porterà al sound dei Lacuna Coil quella pesantezza che prima non potevano permettersi perché al vecchio batterista pesava il sedere. Chissà perché, quando c’è un cambio di line up si viene sempre a scoprire che si era scontenti da anni degli ex-membri, ma non si è mai fatto nulla a riguardo. Vabbè.
Comunque, l’importante è che i Lacuna Coil sembrino aver capito la lezione e che i tempi di Sciallo Laif siano rimasti definitivamente alle spalle. Staremo a vedere.

lunedì 17 novembre 2014

Nightwish Hype Machine: lo scarno episodio 7

Notizia sensazionale: la Pavimenta è incredibile. Non si stancheranno mai di dirlo, lì dalle parti dei Naituiss, ma stavolta almeno ci chiariscono perché: ha completato due canzoni al giorno durante le registrazioni del nuovo album. Ok, point taken.


L’unica parte rilevante di questa puntata della Naituiss Hype Machine è sapere che la Tuomassa ha costretto la Pavimenta a cantare invece che urlare come una forsennata. Il resto è una collezione di lodi  preconfezionate e già ci fanno sapere che questo sarà L’Album Del 2015 nonostante sia ancora novembre del 2014. Perché? Perché è dei Naituiss, ovviamente, non c’è nemmeno bisogno di ascoltare gli altri per decidere.

Nel prossimo episodio, coro e orchestra. Non vedete l’ora, vero?

Beyond, il nuovo video dei The Birthday Massacre

Il filtro blu? C’è.
La processione funebre nel bosco? C’è.
La bara? C’è.
I costumi da freak? Ci sono.
I cappelli a cilindro? Pure.
Le rose? Ovviamente.
Chibimbaminkia con trucco da panda e rossetto scuro? C’è.
Le maschere creepy? Ci sono.
Vanghe e picconi per scavare la fossa? Voilà.


Pura avanguardia nel nuovo video dei The Birthday Massacre, Beyond, tratto dal nuovo album Superstition. Che è uscito qualche giorno fa, ma non l’ho ancora sentito perché, onestamente, iamamiwhoami e i Röyksopp hanno un po’ la priorità, per me. Specie perché la canzone sembra una delle outtake più loffie di uno qualsiasi dei loro album precedenti.

mercoledì 12 novembre 2014

I Nemesea, il mistero di Wikipedia e il “secret project”

Che fine hanno fatto i Nemesea?
Per chi non se li ricordasse, sono la band di Manda Ophuis, partiti come tipica formazione sympho-goth-quellarobalì metal all’olandese, e finiti poi a fare un po’ da apripista all’ibridazione pop-metal che va tanto in voga di questi tempi. Dal 2011, anno di pubblicazione di The Quiet Resistance, ad oggi li abbiamo visti variamente impegnati nel social (network) in giveaway, riedizioni del loro album live, altri giveaway, e chi più ne ha più ne metta, con notizie di un nuovo album in cantiere fin dal 2012 ma nulla di concreto.
Ebbene, l’articolo su di loro di Wikipedia italiana, fonte notoriamente affidabile, si conclude con una frase misteriosa: Attualmente stanno lavorando al quarto album, la cui uscita è prevista entro fine 2014. Beh, è la fine del 2014 e ancora non ci sono date, né singoli, né particolari segni di vita da parte della band. Del resto, quella vera, di Wikipedia (la controparte inglese), non dice nulla a riguardo.

Comunque, a differenza della Lorianna, Manda non sta a pettinare le bambole. Pare infatti che sia coinvolta in un “progetto segreto” che nei post facebook tagga un sacco di cantanti e musicisti della scena metal olandese, da Mark Jansen e la Simoncina degli Epica, alla Van Giersbergen Wannabe dei Vision of Atlantis degli Xandria, a George Oosthoek (il BFF di Sharona Milfona), fino alla Pavimenta e a Joost Van Der Gnoekk.
Vi prego, ditemi che non si tratta dell’ennesima metal opera, metal musical o che so io… Non era più originale nemmeno dieci anni fa, figurarsi ora…

Laurie Ann Haus torna dal mondo dei morti e lavora ai Todesbonden

Lorianna, Lorianna… che esasperazione che sei.
Riassunto delle puntate precedenti: la Laurie Ann Haus (Lorianna Casa per gli amici di Epilla) è stata la vocalist degli Autumn Tears, prima di dedicarsi al suo progetto metal a tinte folk e neoclasicheggianti chiamato Todesbonden, la cui discografia dal 2004 ad oggi consta di ben un ep (Stormbringer) e un album (Sleep Now, Quiet Forest). Per carità, ottima musica che si sposa perfettamente con la fantastica voce della Lorianna, ma Cristo, ho visto Pescivendole più attive e produttive.
A sua discolpa, la Lorianna non è stata del tutto ferma; è solo una di quelle musiciste che tiene le mani in pasta in qualsiasi cosa dalle pubblicità degli assorbenti in tv al Duo Marimba che suona la Mazurca di Periferia alle feste di quartiere. Ok, nel suo caso si tratta di faccende un po’ più dignitose: session vocals per la qualunque, e davvero un sacco di colonne sonore di documentari, film e videogiochi. Ma ciò non toglie che, a tempo perso, avrebbe anche potuto calcolare di striscio la band.

Comunque, finalmente oggi ci ha postato notizie su Facebook, nella fattispecie:
È il momento. Momento di sistemarmi. Aprire lo studio vocale e registrare le vocals per i Todesbonden. Oggi è il giorno in cui sfoltisco le cose per le prossime settimane finché questa demo non sarà finita.
Ho messo via il lavoro a maglia. Via la creta. Via l’arte. Deve succedere ora. È ottima musica ed è stata ritardata troppo a lungo, merita di essere ascoltata e avrà la priorità sopra il mio album solista, che ho intenzione di fare subito dopo.
E grazie tante per averci pensato, Lorianna, davvero. Anche se mi è esplosa una coronaria quando ho letto che dopo sei anni devi ancora fare la preproduzione. Ma ti pare?!
Datemi la forza.

venerdì 7 novembre 2014

Lezioni di canto con Chiara Malvestiti

A questo punto vi chiederete, se perfino Meri si improvvisa maestra di canto, cosa ferma Sua Maestade Chiara Dendrofila da fare altrettanto? Del resto c’è crisi ma, in otto stagioni, le Sorelle Halliwell ci hanno detto e ripetuto che non si possono usare le macumbe da Wiccan Scoppiati per arrivare a fine mese, perché il profitto personale porta conseguenze. Di sicuro, invece, la Dea non si sveglierà per mandarci terremoti random solo per qualche lezione di canto.
Trova la parola “soprano” nella locandina.
Il corso, che si terrà a Pesaro (e voglio dire, chi non abita a Pesaro o può arrivarci in treno comodamente?), a detta di Facebook si concentrerà sull’obiettivo di applicare la tecnica del canto Classico (rigorosamente con la C maiuscola, che qui facciamo Post-Opera, mica pettiniamo le bambole) in contesto rock e metal sinfonico – una cosa già di per sé groundbreaking – sia in ambito live che in studio di registrazione. In sostanza, Modir ci insegnerà l’importanza di appesantire le canzoni infilando il vibrato anche nelle backing vocals. Certo, rispetto a Meri, che come obiettivo ha di insegnare a cantare con ogni orifizio tutto il corpo, Modir sembra avere almeno un po’ più cognizione di causa.
E ora scusatemi, devo chiedere al mio Angelo Bianco se la Grande Madre lascerà che mi orbiti alle lezioni e indietro senza avere crisi di nervi.

Covered By Roses live, video promo dal nuovo dvd dei Within Temptation

Lo ammetto: che Sharona Milfona e truppa abbiano sprecato Covered By Roses su un video live di promozione per il dvd mi fa incavolare non poco, visto che avrebbe potuto essere Il Singolo Supremo di Hydra, ma tant’è, accontentiamoci.


Come prevedibile, il video in sé è un montaggio di varie inquadrature che riconosco dal concerto di Elements, e altre ovviamente dallo Hydra Tour. Insomma, niente di particolarmente eclatan— no, aspetta, a 1:06 I felt my undies explode to particles. Oh, Stefan…

mercoledì 5 novembre 2014

Long Night, la nuova band di Tommy Olsson e Østen Bergøy

A quanto pare, due ex membri di due delle più grandi band norvegesi degli ultimi decenni si incontrano di nuovo. Østen Bergøy, ex-clean vocals maschili dei Tristania, e Tommy Olsson, il principale artefice di Aégis dei Theatre of Tragedy, si sono riuniti dopo una buona ventina d’anni dai tempi della loro vecchia band, The Morendoes, per proporre un nuovo progetto chiamato Long Night.


Onestamente? Sono un po’ gli Elusive 2.0 e Tommy Olsson minaccia di oltrepassare il confine oltre il quale uno stile caratteristico diventa autoplagio, ma sentire nuovamente Østen è sempre un piacere. E per lo meno suona più genuino del tentativo di aégizzarsi della Prozia Livia. Vediamo se il futuro ci riserverà qualcosa di più vario.

Victims Of Contigency, il nuovo video degli Epica

Mentre qui si era intenti ad allenarsi per i Sudamericani del concerto dei The Gathering facendo a gomitate per spostarsi nei vicoli di Lucca, la Simoncina & compagni hanno pubblicato il primo video ufficiale (escluso il lyric video) per The Quantum Enigma. Victims Of Contigency, una scelta forse un po’ bizzarra, considerando che l’album ha da offrire canzoni molto più catchy e interessanti.


Lo ammetto: il concpt non l’ho capito. O meglio, all’incirca, ci azzecca con il testo e tutto, ma devo ancora inquadrare appieno la creepiness aggiuntiva. Però una cosa è certa: la fotografia e la postproduzione spaccano, è il primo video degli Epica davvero bello da guardare.

The Gathering: notizie e rumors da Nijmegen

Nemmeno tornato dal Lucca Comics che già ho un piede fuori dalla porta, pronto per il week end nei Paesi Bassi per il venticinquesimo anniversario dei The Gathering, e onestamente non sto più nelle mutande.
Dal magico mondo di Facebook iniziano ad arrivare un po’ di notizie più precise riguardo alla doppietta di show, che si preannuncia come la più epica del decennio, assieme ad altre non necessariamente legate, ma che mettono una certa pulce nell’orecchio.

Partiamo dalle buone notizie: Niels Duffhuës, il Nefasto, non vuole saperne di salire sul palco con la band. Per chi si stesse chiedendo chi sia e cosa ci azzecchi con i The Gathering, assieme a Martine Van Loon è il motivo per cui Almost A Dance è l’unico album quasi inascoltabile della discografia dei The Gathering. Onestamente pensavo non lo invitassero proprio, ma per fortuna ha avuto la decenza di capire che era una chiamata fatta per pura formalità e cortesia e non era il caso di accettare e perforare i timpani (e le palle) del pubblico.
Il pubblico alla notizia della defezione di Niels.
La notizia che è mezza buona e mezza cattiva è che la band non registrerà un DVD, ma registrerà l’audio. Sto pregando i Sette Dei, il Signore della Luce, il Dio Abissale, gli Antichi Dei, il Dio dai Mille Volti, il Capro Nero e il Grande Stallone che Monta il Mondo tutti assieme perché ci esca almeno un live album, possibilmente senza tagli.
“Sacrifichiamo un po’ di sgallettate del MFVF a R’hllor per assicurarci l’album.”
Infine, la non-notizia: sul suo Facebook, Marselìna Pan y Vina ci informa che al concerto degli Stream of Passion a Oss, questo sabato, darà via un biglietto per il concerto del pomeriggio dei The Gathering. Ma ci promette che ci vedremo sabato E ANCHE domenica. Qui i casi sono due: o qualche amico si è tirato indietro all’ultimo momento… oppure è lei che non ha più bisogno del biglietto per andare al concerto. Perché? La fanno entrare aggratis, fortunata lei? Oppure ci sarà ma non nel pubblico? Duetto? Pale Traces? Chi lo sa. Mancano quattro giorni e non dormirò la notte, divorato dalla curiosità.

Detto questo, torno a rafforzare la mia armatura per sopportare la ressa di Sudamericani assatanati che tenterà di conquistare la prima fila. Col cavolo che la lascio a loro.